L’Improvvisazione teatrale non ha copione, storia o canovaccio scritto, è durante la messa in scena che questi prendono vita, sia per gli spettatori che per gli attori. 

NUOVI CORSI IN PARTENZA

in collaborazione con l’associazione Prendiamoci la Luna, un nuovo corso per ragazzi dai 7 ai 12 anni ad Azzano Mella (BS), 18 venerdì a partire dal 10 gennaio 2025, dalle 17 alle 18:30.

non vuoi aspettare fino ad ottobre per incominciare con un corso di improvvisazione teatrale? Questa soluzione fa per te! Il mercoledì sera dalle 21 alle 23. Lezione di prova il 15 gennaio 2025.

SPETTACOLI IN PROGRAMMA:

WORKSHOP IN PROGRAMMA:

CORSI ANNO 2024.25

Primo, secondo e terzo anno, alla scoperta degli strumenti necessari per stare sul palco e divertirsi con gli altri.

Ogni anno nuove proposte per chi ha frequentato i tre anni “base”, corsi annuali tenuti da insegnanti Abit e scuole esterne. 

ABIT, Accademia Bresciana di Improvvisazione Teatrale si occupa da più di dieci anni sul territorio bresciano di corsi di improvvisazione e spettacoli completamente improvvisati. La scuola offre una formazione triennale e un laboratorio permanente avanzato.

L’improvvisazione teatrale è una forma di teatro dove gli attori non seguono un copione definito, non hanno oggetti di scena né scenografia, ma inventano il testo improvvisando estemporaneamente. Questa tecnica mescola la perizia tecnica degli attori con spunti presi dall’immaginazione degli stessi, dal pubblico e dall’ambiente circostante.
L’improvvisazione teatrale è l’arte di giocare. Quando giochiamo tutto diventa possibile: possiamo creare nuovi universi, nuovi modi di interagire con gli altri e nuove regole con cui il gruppo può raggiungere, insieme, un obiettivo.

Attraverso il gioco, l’improvvisazione teatrale guida il singolo e il gruppo verso l’ascolto dell’altro, la co- costruzione, l’autonomia, la gestione degli imprevisti e il “problem solving”, valorizza competenze e talenti, sviluppa la relazione, insegna a gestire la frustrazione, la gestione delle emozioni e la consapevolezza, sviluppa l’empatia, l’ascolto e la sensibilità promuovendo, al contempo, la cultura dell’accoglienza.